Si sente parlare sempre più spesso, ultimamente, di trombosi venosa in concomitanza della somministrazione del vaccino anti-Covid 19. In particolare, mi capita di ricevere telefonate e messaggi di pazienti affetti da insufficienza venosa cronica e vene varicose, allarmati perché temono di essere a rischio di trombosi venosa dovendo sottoporsi al Vaccino. A questi pazienti dico: state tranquilli!
L’insufficienza venosa cronica è una condizione che interessa le vene superficiali degli arti inferiori. Sebbene ci siano casi in cui anche il sistema venoso profondo è “malato”, questo si riscontra in una esigua percentuale di casi di pazienti affetti da varici. Il rischio di trombosi venosa profonda per pazienti affetti da insufficienza venosa cronica è solo lievemente maggiore rispetto alla popolazione generale “sana”, e questo leggero aumento è da imputarsi in massima parte allo stile di vita che alcuni pazienti spesso conducono (vita sedentaria, sovrappeso, ecc) e non si è trovata alcuna correlazione significativa tra la trombosi venosa profonda e l’insufficienza venosa superficiale in pazienti altrimenti sani.
In conclusione: avere problemi di capillari, varici o anche gonfiore non è di per sé un fattore predisponente per la trombosi venosa profonda. Il vaccino potrà essere quindi somministrato tranquillamente, fermo restando che non ci siano altri fattori che costituiscano una controindicazione allo stesso.
Ai pazienti che soffrono di vene varicose e insufficienza venosa cronica infine, consiglio di indossare le calze elastiche e adottare uno stile di vita attivo, camminando almeno mezz’ora al giorno. Ovviamente, l’invito è quello di sottoporsi ad una visita specialistica e ecocolordoppler per affrontare un corretto trattamento del problema venoso.